C’E OSSIGENO TRA LE STELLE”
Si, c’e ossigeno anche nello spazio interstellare. Se guardate in web, leggerete i dettagli di questa scoperta. Io ho scritto poco fa un commento, che pero’ il sito dove ho letto l’articolo non mi ha “accettato” (“page not found”), ed ho pensato di farvelo leggere qui, come post.
*/*/*/*/*
“Cosi’ come si sono trovati amminoacidi, altre molecole complesse, ora l’ossigeno (me lo aspettavo). Certamente e’ assai improbabile che, nello spazio interstellare, ci siano delle “nubi” dense di ossigeno-ed altri elementi e composti chimici – da creare una “biosfera” nello spazio.
Da ragazzo, a 15, 16 anni, avevo il “pallino” dei racconti di fantascienza. Scrivevo dei racconti su un quaderno, racconti brevi. Uno, che intitolai “il pianeta d’acqua” descriveva un corpo celeste tutto particolare, un pianeta-interamente- fatto di acqua liquida.
“Enceladus, luna di Saturno , dove avvengono fenomeni di “criovulcanismo”-“eruzioni”- di acqua.
“Questo pineta, mio caro Steve, era un globo di ghiaccio, senza un nucleo roccioso ma che, dopo essere stato catturato da questa stella, ha ..sviluppato un’atmosfera, il cui effetto di contenimento del calore ha pian piano sciolto il ghiaccio, diventando un liquido, che avvolge ancora un piccolo nucleo di ghiaccio e altri elementi piu’ pesanti. ma quasi tutta la massa di questo pianeta e’ ora costituita da acqua allo stato liquido…..” (dal mio breve racconto, “il pianeta d’acqua” ) .
Sarebbe una singolare scoperta, che pero’ e’ destinata a rimanere frutto della fantasia mia e di altri. Ma l’ossigeno presente in tali quantita’ nel “vuoto” interstellare aumenta la probabilita’ statistica che un pianeta, nel formarsi, ne assorba tantissimo, insieme ad altre sostanze che, alla fine, formeranno un pianeta “ricco” di tutti gli ingredienti per la vita, non solamente microscopica, ma anche complessa. E’ questa non e’ fantasia, e’ possibile realta’ futura (futura nel senso di una cosa …da scoprire)”.
*————————————————*
Fin qui il mio commento, che grazie alla pzione “incolla” riporto qui, in questo post. Che nel “vuoto cosmico” esistano elementi che sono presenti sulla Terra, pur se in forma piu’ rarefatta, nella “polvere cosmica, e’ indubbio. Come ho scritto nel commento, la presenza anche dell’ossigeno da la stura ad una maggiore speranza sulla formazione di pianeti di tipo terrestre, orbitanti in stelle di massa simile al Sole. Stelle di masse troppo grandi o troppo piccole (pur se le “nane rosse” offrirebbero certe possibilita’, come un pianeta “tipo terra”, di massa circa 5 o 6 volte quella della terra (appartiene alla categoria delle cosiddette “superterre”, data la loro massa maggiore) attorno alla nana rossa “Gliese 581”, nella costellazione della Bilancia e che dista circa 20 anni-luce da noi e ….sembrerebbe dimostrarlo, essendo tale pianeta un “candidato” per la vita, anche in forme piu’ complesse dei microorganismi) avrebbero tempi di evoluzione troppo brevi (per le prime) e caratteristiche di “inidoneita’” per le seconde, pur non escludento, anche per le nane brune, delle “lune” abbastanza vicine a tali stelle da essere “riscaldate” non solamente dal calore della stella, di per se’ scarso secondo gli standards considerati dagli astrofisici e dai planetologi, ma da forze di marea, come accade anche per la lune di Giove Europa, che avrebbe sotto la “crosta ghiacciata” un ” oceano” di acqua allo stato luquido, con temperature al di sopra dello zero, tali da far sperare ci sia vita, magari elementare. Tali “mondi ghiacciati” sono soggetti al cosiddetto “criovulcanismo” o “vulcanismo freddo”, eruzioni di acqua dalla crosta ghiacciata, “geisers” simili a quelli dell’Islanda e altri fenomeni simili. Anche la piccola luna di Saturno, Enceladus (vedi immagine), 500 km di diametro, e’ soggetta a tali interessanti fenomeni. Un po’, seppure in parte ed in modo diverso, come nel mio fantasioso “pianeta d’acqua” di cui ho scritto nel commento. Ciao.
Marghian
2 responses to “UN COMMENTO SU UN ALTRO BLOG: “C’E OSSIGENO TRA LE STELLE””
mariella Rocchi
19 agosto 2011 alle 18.44
Caro amico,ma ti pare che in questo universo ci siamo solo noi?Sono sicura che un giorno troveremo un pianeta simile al nostro,magari abitato,chissà se al nostro stesso livello tecnologico,oppure ancora primitivo o molto più avanzato.Mi è venuto questo pensiero perchè ho appena finito di guardare star-trek.Colgo l’occasione per augurarti buona domenica.Che caldo !
MARGHIAN
19 agosto 2011 alle 20.28
Mariella!!! A ne “pare” il contrario, ovverosia che non siamo soli, se mai siamo “isolati” da anni -luce didistanze cosmiche. Pensa che per percorrere i 4,2 anni – luce per raggiungere la stella a noi piu’ vicina, Alfa-e Proxima, una sua “vicina” piu’ piccola- della costellazione del Sagittario, occorrerebbero piu’ di quattro anni viaggiando alla velocita’ della luce stessa, cosa che sembrerebbe molto difficile, almeno per noi, realizzare.
In un futuro non troppo..vicino, l’uomo costruira’ astronavi velocissime ma per quanto potenti potranno essere i “motori” di queste astronavi, si viaggera’ a velocita’ inferiori a quella della luce (per luce si intendono le radiazioni elettromagnetiche, di cui la “luce” e’ solo una piccola “gamma di frequenze”.- le onde radio, in FISICA, sono..”luce” , “visibile “…..da..certe antenne). per via di questo, dovremo attendere molto tempo ancora prima che un “colombo” del futuro “scopra” un nuovo *mondo….e sarebbe davvero tale!!!!!
E ….loro, possono raggiungere noi? Oops, qui devi considerare una cosa, Marie’. La tecnologia, di qualunque tipo, riesce a fare cio’ che….fa la natura-l’aereo imita l’uccello, il frigorifero imita il clima polare e cosi’ via, non si puo’ “riprodurre” cio’ che la natura non fa.
Esiste una teoria, alquanto famosa, vedrai che anche tu dirai “ah, vero!.
*Relativita’”. Eccola qui, questa signora teoria, “croce e delizia” degli scienziati, fantastica teoria ma che pone pero’ dei limiti. Uno fra tutti, che e’ quello che ci interessa: non si puo’ superare la velocita’ delle onde elettromagnetiche…della LUCE!
Se NULLA in NATURA supera questo limite, ecco, neppure esseri piu’ avanzati di noi potrebbero superare tale intoppo. V’e pero’ una possibilita’. Alieni dotati di tecnologia in rapporto alla quale la nostra sarebbe da medioevo, potrebbero viaggiare ad una velocita’ prossima a quella della luce (metti al 90 %), potrebbero essere gia’ in viaggio verso di noi. Se una spedizione dovesse partire da un sistema solare vicino, mettiamo a 25, 30 anni-luce da noi….saranno magari “loro” a raggiungere noi.
Considera tutto questo come “fantasia possibile”, perche’ occorre considerare tutto sotto l’ottica di “finestre” di progresso tecnologico comparato.
Se una civilta’ in grado di arrivare qui in 50 anni esiste “entro questo raggio” o poco piu’, ecco che potrebbe accadere.
Poche speranze invece per esseri che, pur avendo raggiunto tali livelli, distano pero’ migliaia di anni-luce da noi.
Queste “finestre” sono altrettanto ristrette per quanto riguarda il comunicare con la luce stessa, con la radiazione.Il progetto SETI (Search For Extraterrestrial Intelligence) opra da anni, inviando segnali-SETI “attivo”- e cercando di riceverne (SETI passivo).
perche’ queste finestre sono ristrette Marie’? Semplice, se una civilta’ aliena non ha inventato ancora la radio (tante civilta’ che sono a livelli “dalla preistoria al 19mo secolo”) non e’ utile al PROGETTO SETI; se una civilta’ e’ troppo avanzata, ecco, magari le nostre ANTENNE non sono adatte a ricevere le loro comunicazioni, perche’ fatte con modalita’ diverse, ad esempio con il laser o con l’emissione di certe particelle.
Per “entrare in contatto” occorre che “due civilta’” siano allo stesso livello, come a dire loro che sono progrediti esattamente…COME noi!!!!
Altra cosa, molti dicono “loro sono diversi” o “esiste vita diversa dalla nostra”. E vale pero’ sempre la questione delle “finestre”. esseri fatti a mo’ di meduse giganti, rettili “pensanti” o “capaci di “levitare” in un’aria densissima come fanno le mante in acqua-*diversi da noi, appunto- ….costruirebbero, non avendo “le braccia” e “non avendone bisogno…delle… ANTENNE? E’ molto difficile, credo.
Ecco, per il SETI gli “alieni” ci dovrebbero assomigliare, anche nel corpo( la famosa forma “umanoide” , per produrre tecnologia da poter “trasmettere” a noi onde radio captabili a loro volta dalle nostre antenne ed interpretabili dalle nostre apparecchiature.
Ma il SETI lavora sempre e comunque, e chissa’ se, prima o poi….. :)Ciao Mariella!!!
Marghian