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DUBBI E PENSIERI – E’ PIU’ DIFFICILE, OGGI, PIU’ CHE NEL PASSATO, CREDERE?

 

QUESTA SERA MI SOVVIENE UNA DOMANDA:  ANTICAMENTE ERA FORSE PIU’ FACILE DI ADESSO CREDERE IN DIO E NELLE  RELIGIONI?

book_of_faith

IO CREDO DI SI’

*          *

Io penso che oggi, nella nostra epoca, sia più difficile che nel passato, credere in Dio, o in altre figure religiose. Perché’? Secondo me sì, è più difficile oggi, credere. Perché? parto subito in quarta- anzi, le vetture hanno tutte la quinta marcia. Ma le usiamo, ‘ste marce, nel pensiero? Okay.

Anticamente gli uomini non sapevano che le stelle sono ammassi gassosi di proporzioni gigantesche, ne’ sapevano che l’arcobaleno è un effetto creato da miliardi di micro goccioline d’acqua sospese nell’aria che, come tanti piccoli prismi, deviano la luce in direzioni diverse dividendo il colore bianco del Sole nelle frequenze che danno i suoi colori. La terra era piatta, la Luna, il Sole e le stelle erano fisse nel cielo, tutto era disposto secondo un ordine preciso, e l’uomo fu creato per ultimo, nell’ordine della sua opera creatrice, da una statua di fango che Dio modellò e che divenne “anima vivente” con l’infusione del “soffio di vita”. Per gli uomini dei tempi antichi nulla era casuale, le cose seguivano un percorso stabilito da Dio.

Non conoscevano nulla, gli uomini di allora, del lungo percorso attraverso il quale la natura abbia corretto se’ stessa in ciò che l’uomo di oggi chiama “evoluzione delle specie”, ed era ben chiaro, allora, che l’uomo aveva un’anima immortale, perché’ le sue capacità erano divine, i suoi sentimenti venivano “dallo spirito”. Non sapeva, l’uomo di allora, che il suo cervello era costituito da miliardi di cellule, decine di miliardi di connessioni fra queste cellule che, trasportando impulsi elettrici e chimici, “creavano il pensiero”. I sogni, la fantasia, la poesia, venivano dall’anima. Non sapeva nulla, l’uomo di allora, che il suo cervello era strutturato in tante aree, una per ogni processo mentale e cognitivo, ne’ sapevano, gli antichi, che ciò che sapevano era “conservato” in alcune parti dentro la sua testa, i diversi tipi di memoria. L’uomo di allora non conosceva il sistema nervoso, la biologia e la fisiologia del corpo umano, e perciò era chiaro ed evidente che “essere vivi”, “camminare”, “sollevare dei pesi” erano tutte capacità che gli derivavano da una energia vitale divina.

Era chiaro, per gli uomini di allora, anzi ovvio, pensare che questa energia, una volta che il corpo moriva, sarebbe rimasta e “volata via”. L’anima immortale, destinata a vivere anche al di fuori dal corpo, al di là del mondo visibile o… reintrodursi in un nuovo corpo che stava per nascere, reincarnarsi. Questa idea era condivisa da milioni di uomini di fede sciamanica o di tipo orientale, idea promossa da menti illustri come il Buddha o Platone (secondo il quale l’anima, dopo la morte, sarebbe trasmigrata in altri corpi per poi raggiungere l’iperuranio”, l’oltre il cielo, questo è il significato della parola che indicava il “mondo delle idee” dove tutto è perfetto e sussiste per sempre.

Per le fedi e le credenze monoteiste ed escatologiche, come quelle che hanno portato al Giudaismo, all’Islamismo ed al Cristianesimo, era chiaro che questa energia divina, lo spirito o soffio divino, sarebbero “tornati a Dio”.

Sì, era più facile, allora, credere in Dio. Un po’ mi vorrei, in quei tempi. Oggi invece, per via di ciò che la scienza ci ha fatto capire, e per la ricaduta delle sue “rivelazioni” sulla cultura della gente, cultura che prima mancava, credere è molto, molto più difficile. La razionalità che ci fa pensare che anche il caso, in milioni di anni, può prodotto tutto quanto esiste, “il mondo”. Senza un progetto intelligente. Le stelle non sono più fisse, non sono incastonate in sfere di cristallo di Boemia (lo sosteneva, ancora, persino Keplero!!!Una delle menti più aperte del ‘600),ne’ il Sole e i pianeti girano intorno alla Terra, tolta la Luna; e sappiamo che la Terra stessa ruota intorno al Sole. Il Sole, oggi sappiamo, è un piccolo granello lucente fatto di gas bollente, un granello di una sabbia detta galassia (non il “luminare del giorn”o fatto apposta e messo li’ per la Terra) , galassia che è a sua volta un puntino nell’insieme di tante galassie che popolano l’universo. I cieli non sono più immutabili, ne’ la materia è costituita in maniera compatta, ma sappiamo essere un brulicare di particelle che si attraggono, vibrano, si respingono. Particelle piccolissime separate da enormi vuoti, vuoti in proporzione grandi quanto  i vuoti cosmici. La materia che sostanzialmente e’ fatta di vuoto.

L’anima, lo spirito, i pensieri, i sogni, i sentimenti oggi sembrano, agli occhi di una mente moderna, ormai “smaliziata “, non essere nient’altro che processi biochimici che avvengono nel corpo, in particolare nel nostro cervello, una struttura organizzata e complessa che produce le funzioni ed i processi mentali. Io penso che oggi, per tutto ciò che l’uomo ha imparato, sia più difficile credere in Dio. Per semplice fatto che, se il cervello fosse una struttura informe e semplificata e che servisse solo per coordinare i movimenti, mentre nulla in esso esistesse per produrre pensiero e sentimenti, l’esistenza dell’anima “verrebbe da se’” come conseguenza logica. “Nulla in noi è capace di produrre il pensiero, dunque questo ci viene da qualcosa d’altro…dallo spirito!!!”.

Questo era anche il pensiero di tale Renèe Des Cartes, piu’ famoso come Cartesio il quale,, riflettendo sul fatto che egli, come essere umano finito e limitato, potesse immaginare l’infinito, e come essere imperfetto potesse immaginare la perfezione, dedusse in ultima sintesi che “Dio esiste, e se Dio esiste ed egli mi da’ la capacità di rendermene conto, io posseggo uno spirito immortale…perché riesco ad immaginare l’immortalità pur essendo, all’apparenza, mortale. Questo in sintesi ed a parole mie, il pensiero del grande filosofo francese. Cartesio visse nel ‘600. Nemmeno lui sapeva quanto sappiamo noi oggi del nostro cervello, della fisiologia umana e degli altri animali, delle piante. Ne’ sapeva, penso, che esistesse una certa casualità negli eventi. Non sapeva, insomma, che “il mondo non è perfetto”.

In ultima analisi, dobbiamo allora concludere che Dio, l’anima e l’aldilà, la sfera soprannaturale, non esistono? Che era tutto un bel sogno e che ora ci siamo svegliati? Il nostro sapere scientifico, incompleto ma di gran lunga superiore a quello di secoli e millenni fa, spazza via definitivamente il Sovrannaturale ed il divino? No, non sostengo questo. Sostengo solamente che, prima, era più facile…credere. Sostengo che io, almeno, dubito. Pur sperando, ritenendo possibile, e soprattutto auspicabile, l’esistenza di…”altro” (senza il quale “altro”, la vita non avrebbe senso. Secondo me, poi la verita’ valla a capi’..).

L’esistenza di Dio, dell’anima immortale, degli angeli, può anche conciliarsi con le nostre conoscenze attuali? C’e o non c’e antitesi? Dio, o meglio- secondo il mio pensiero-, una mente cosmica ed universalenon necessariamente viene “scalzato” dalla scienza. Ma, ripeto, prima era più facile credere, e “sapere” implica dubbio e senso critico, sul piano intellettuale e filosofico.

Non voglio, per ora, toccare altri aspetti che ineriscano alla fede e sul senso religioso, come la bontà o la cattiveria, la morale, il materialismo inteso come interessarsi solo alle cose materiali (si può essere materialisti anche se si è credenti, “attaccati ai beni materiali”, e spirituali da non credenti, mettiamola così).
Concludendo, proprio perché’ oggi non è facile, si è alla ricerca. O almenoo io, serenamente, ci rifletto.

Con questo piccolo pensierino  🙂 , vi auguro buon weekend

CIAO

Marghian

PILLOLE

Ho pensto oggi di introdurre una nuova “rubrica”, la chiamo “rubrica” cosi’ in analogia con articoli di ben altro livelo e “ambiti” piu’ rilevanti, come ad esempio le rubriche televisive. Queste sono rubriche ” casrecci”, come questa  ove postare delle vere e proprie “pillole”, ossia post brevi. Non so, una notiziuola che io ritengo possa interessare; o anche semplicemente il riportare un commento spontaneo, scritto su blog o su facebook (come in questo caso), con magari qualche “ampliamento” in commento o immagine (o musichetta da sfondo o a tema … 🙂 )

Ciao.

SPERANZE DI VITE FUTURE

(e migliori)

Talvolta penso e mi consolo nel pensare che forse, tutto o comunque  molto di cio’ che qui non ho ottenuto nella vita, mi sara’ concesso  magari in un’altra vita. No, non parlo di reincarnazione….. – Tutta un’altra cosa. Sapete che c’è  una teoria che dice che il tempo e’ ciclico,  e che l’universo si gonfia (infatti adesso e’ in espansione, non e’ una battuta) fino ad un massimo e che dopo, ad un certo punto smette di crescere e si contrae sempre di piu’ fino a zero e ricomincia di nuovo a gonfiarsi, a crescere, in un altro ciclo del tempo? E’ la cosiddetta teoria dell’universo ciclico. Qualcuno su questo calca ulteriormente la mano e sostiene che, se così  e’, ad ogni ciclo temporale noi viviamo tutti la stessa vita. Con delle piccole varianti si intende; varianti e variabili  legate alle incertezze e alle potenzialità della meccanica quantistica nel mondo subatomico, dove spazio e tempo non hanno valore, o ne hanno di diversi – scrivero’ qualcosa di piu’ lunghetto su questo mondo affascinante dei quanti).

E’ l’ipotesi degli universi in successione, alternativa a quella (piu’ “famosa” e immediata per l’immaginario) degli “universi paralleli” (vedete le “schede” sotto) . Ecco quindi che, quando ritonera’ il 1952, ad aprile saro’ nuovamente concepito; e nel 1953 del prossimo ciclo, a gennaio, la nascita. E avro’, magari, anche io un amore 🙂

(****)

  • Siamo ovviamente nel mondo delle pure teorie, e la mia considerazione sul rivivere vite future e’ una semplice battuta. Ma,oltre la battuta, come cantavano Wilma Goich e Edoardo Vianello, “i Vianella”, “la speranza nun costa gnente”, in romanesco.

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Alcune “schede”

big crunch

Che l’universo sia in espanzione e’ cosa ormai certa.

Piuttosto, non si capisce “dopo”, cosa accadra’. Nella scheda sotto, spiego i possibili “destini” del cosmo”, oltre a quello gia’ accennato del posibile “grande collasso”. Sono tutte possibilita’ teoriche.

ciclic universe

Spero si legga bene lo scritto. Cliccando sull’immagine ci si riesce.

UNIVERSI COME BOLLE DI UNA SCHIUMA

-o come tanti ripiani, uno sull’altro

universi

Comprendo che la lettura e’ faticosa. Il programma non mi dava colore migliore

Fra le teorie che vi ho brevemente esposte in disascalia, quella dei diversi piani di esistenza e’ la mia preferita: da’ adito a riflessioni che considerano la sfera meta- extrafisica, che e’ tutt’altro che un aspetto da scartare. Esso, apre ulteriormente il ventaglio delle possibilita’. E quindi, delle speranze.

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  • Beh, il post a cose fatte, proprio una pillola non e’. E’ una flebo proprio  🙂

E’ comunque una “pillola”, rispetto a quanto vi potevo ancora scrivere. Su questa cosa degli universi ho molto ancora da raccontarvi, e  lo faro’.

Il post e’ fatto “a sa cùa”, di nascosto. “Alla nascosta” sarebbe, letteralmente.

Marghian

 

 

 

 

PENSIERINO DEL FINE SETTIMANA – tempo, maltempo e proverbi sbagliati

TEMPO, MALTEMPO E PROVERBI SBAGLIATI

morningafternoon

Da qualche settimana, ho l’impressione che non sia proprio vero che il buon giorno cominci dal mattino, come recita il proverbio. Questi giorni stanno invece insinuando in me il dubbio che non sia proprio vero che sulla saggezza dei popoli non si possa discutere. Sto pensando di sì, invece, penso che qualcuno (se non tutti) fra gli “ipse dixit” dei secolari proverbi e degli aforismi (che sono poi dei “proverbi anche più recenti e di cui si conosce l’autore”) possa invece essere messo in discussione.

Questi giorni si maltempo qui in Sardegna mi  stanno facendo pensare che il buon giorno non si veda dal mattino, almeno non sempre. Stiamo avendo tutti i giorni delle mattinate niente male. Poi, al pomeriggio, puntualmente da diversi giorni, arriva il mal tempo, si aprono le cateratte del cielo e Giove Pluvio (o Zeus se preferite) si ricorda che in passato era qualcuno e ci lancia qualche fulminetto e qualche tuono per dirci “belli miei, conto ancora ….”. Sì, perché pare che il “Dio di oggi” con le nostre beghe non c’entri proprio nulla, meno che mai con il tempo e il clima. Ogni giorno, di mattina, il tempo è bello, quanto meno accettabile. Di pomeriggio, si guasta (vedi le due foto sopra 🙂 ).

Ecco che il mattino ci dice che è o può essere una giornata bella ma il pomeriggio arriva la smentita. Comunque, a me pare che il proverbio “il buon giorno si vede dal mattino” sia sbagliato. Vediamo piovere, poi esce il Sole; o, viceversa come in questi giorni, esce il sole poi vediamo piovere. IL proverbio è usato anche in senso metaforico (tutti, a dire il vero, sono delle metafore). E’ sbagliato a mio avviso anche come metafora.
Un bambino che zoppica a scuola (“eh, il buon giorno si vede dal mattino…”), poi diventa uno scienziato (ecco la smentita). Il caso più famoso che si racconta è quello di Einstein, ha iniziato a parlare a quattro anni, bocciato alla maturità in cultura generale, ma poi “è uscito il sole”, e che sole.

Nel mio piccolo, qualcosa del genere è capitata anche a me. Bocciato due volte in prima elementare, e ripetuto la terza elementare. Dopo il secondo anno di terza fino alla quinta, il primo della classe. Nelle scuole medie, ero il primo dell’istituto. Per fortuna che, forse, il buon giorno non sempre si vede al mattino.

ACQUA PASSATA NON MACINA PIU’

(ma che…?)

Altro proverbio che io ritengo sballato, ma alla grande, è questo: “acqua passata non macina più”. Non mi sembra che sia proprio così. Tutto si regge sul passato (ne so qualcosa io che lavoro in un archivio), documenti vecchi anche di secoli che contano oggi, che hanno un peso.
“Perché’ non sei venuto IERI a lavorare?”. Andate a dire al principale “ieri? Ma è acqua passata”. A parte questo esempio un po’ giocoso, se ne possono fare tantissimi altri. Scusate se vi faccio un esempio triste: la povera ragazzina violentata da piccola che si porta in tutta la vita le terribili conseguenze traumatiche della cosa. O le conseguenze terribili, a lunga scadenza, di un incidente (mettiamo un permanente danno fisico o cerebrale). Lo psicologo che, se ci vai, ti spulcia il passato”. “Ecco vede,, il suo problema deriva dal fatto che lei, da bambino, ha…”.

Quindi, secondo me acqua passata macina, macina eccome; anzi lascia solchi profondi. Il presente tutto, pensiamoci, il presente tutto si regge sul passato. Noi esistiamo perché’ “le cose sono andate cosi”, saltando un piccolo dettaglio del passato salta tutto. E poi fotografie, le emozioni che ci danno, le emozioni che provano i vecchi quando si raccontano cose passate, l’ascolto di canzoni (che sono opera passata), i ricordi, le grandi opere letterarie, tutto è acqua passata che macina. Con gli esempi mi fermo qui.

Tornando ancora per un attimo all’acqua…presente, la pioggia (che la possino…) , oggi sembra reggere. Da voi com’è? Spero che cambi. A tal proposito, buon fine settimana, ciao 🙂

(Pensierino di Ferragosto)

Marghian

PER GENOVA

“Finche’ ‘o matin crescià de puelu regghegge

Free di ganneffani, e de figge”

“Fino a che il mattino crescerà da poterlo raccogliere

Fratello dei garofani e delle ragazze”

(F. De Andre’)

MALINDA MAI

CREUZA DE MA’, di Fabrizio De Andre’.

Ciao. Ho scelto la versione dei Malinda Mai. Un gruppo sardo, che canta De Andrè, e in dialetto ligure. Come  a voler essere, il mio,  un omaggio, ed un abbraccio della Sardegna a Genova.

Ciao.

Marghian

ECLISSI DI LUNA DI IERI, 27 LUGLIO. LA PIU’ LUNGA DEL SECOLO

TOTAL ECLYPSE OF THE MOON

red moon

Ciao. Ieri sera, verso le 21,40, stavo armeggiando ai fornelli, dopo qualche commento nei blog. Non li amo molto, vi confesso, ma mangiare si deve, e ho imparato a cucinare l’essenziale. La pasta, mi faccio anche un buon sugo, talvolta un minestrone, minestra quando faccio la carne lessa, per esempio pollo, e qualcos’altro ancora. Talvolta pasti pronti, quando ho poco tempo, e passo in negozio dopo l’uscita serale, prima che chiuda.  Ho messo a scaldare l’acqua per la pasta, poi mi sono ricordato della eclissi. Me ne sono ricordato molte ore prima, anzi giorni prima, ma ieri sera l’eclissi era in corso. La pentola era sul fornello da pochi minuti. E ho deciso così di lasciare per un attimo la gastronomia per la..astronomia, per osservare il fenomeno e, possibilmente, riprenderlo.

L’ECLISSE, RIPRESA DA ME POCO DOPO LA SUA FASE TOTALE

moon eclipse

Non si vedono le case- fra cui casa mia-, avendo ritagliato  la foto, troppo “lunga”

Sono stato contentissimo aver ripreso la Luna e Marte, sotto alla destra. Col telefonino, mentre facevo alcuni scatti, mi sono sentito astronomo 🙂

L’ECLISSE, LA SUA DURATA, LE SUE PARTICOLARITA’

Questa eclissi totale di luna di ieri 27 luglio è stata uno spettacolo avvincente, la cui “visuale ”-ecco una delle particolarità-, ha abbracciato quasi mezzo mondo. E’ stata vista oltre che dall’Italia, dall’Asia, Australia, Antartide, Africa, Medio Oriente, Oceano Pacifico, Atlantico e in Sud America. …La sua durata è stata di ben un’ora e quaranta tre minuti, pensate, la più lunga che si è avuta, da qui al 2100. Perché’ l’eclisse è durata così tanto? Perché’ la Luna andava più piano! Sì, a volte la Luna girando attorno alla Terra accelera, a volte rallenta nella sua orbita quasi mensile, con la sua velocità media di circa Mach 3, tre volte la velocità del suono. Ma perché’ andava più piano? Per via di una delle tre leggi di Keplero, astronomo del ‘600 che capì le regole delle orbite dei pianeti, e dei satelliti attorno ai pianeti. Una delle sue tre leggi, la seconda credo, dice che il raggio orbitale di un pianeta orbitando, descrive idealmente aree uguali in tempi uguali e, poiché la prima dice che le orbite di pianeti e lune sono ellittiche, cambia l’angolo descritto idealmente dal raggio orbitale- in questo caso la distanza Terra Luna. Quindi, per descrivere un angolo uguale, cambia la velocità a seconda del tratto che la Luna (in questo caso lei) sta percorrendo. 

L’orbita della Luna non è circolare, ma ellittica, perciò, essendo ieri notte alla maggiore distanza da noi, andava più lentamente, rimanendo appunto più a lungo nei coni d’ombra e penombra della Terra. Mentre invece, quando la Luna è vicina alla Terra, va alla massima velocità, al perigeo (il raggio orbitale è più corto, e descrive area uguale a che si trova alla massima distanza, ove va più lenta. Detto papale papale, le cose vano così.

Altra particolarità ancora: la Luna appariva rossa. Ma come? La Luna, di notte, riflette nella sua parte non illuminata (nel primo o ultimo quarto), un po’ della luce della Terra. Fu Galileo a capire questo, chiamando ‘sta cosa “Lumen Cinereum”. “Metà della Luna non è illuminata, eppure vedo un poco di luce….Forse ci sono, è la luce della parte illuminata della Terra, che la luna riflette, come un lume cinereo…”, deve aver pensato Galileo allora. La Luna, completamente oscurata dal cono d’ombra della Terra, ecco che appariva rossa, anziché sparire. Ecco, proprio perché la Luna riceveva dalla Terra la frequenza della luce solare corrispondente al colore rosso, in quanto tale frequenza viene rifratta dall’atmosfera, e veniva proiettata quindi sulla Luna; altre frequenze dello spettro visibile vengono assorbiti o diffusi. Come la frequenza del blu, che si disperde nell’atmosfera per cui vediamo blu il cielo ed il mare, che lo riflette. La luce rossa, invece, passa.

LE FASI DELLA ECLISSI E I PARAMETRI ORBITALI FISSI

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La luna è entrata nel cono d’ombra della Terra alle 20.24 ora italiana; alle ore 21.30 che è iniziata la fase totale, raggiungendo il massimo dell’eclissi intorno alle 22,20. La totalità è terminata intorno alle 23,13 circa. Da quel momento fino a mezzanotte e venti minuti, l’eclissi è tornata ad essere parziale, con la luna che è rimasta poi nella penombra, fino all’una e mezza di notte, quando il fenomeno si è concluso. Aspettiamo la prossima. Ah, una cosa importante. I piani orbitali della Luna e della Terra sono inclinati di circa cinque gradi. Se così non fosse, se Luna e Terra orbitassero attorno al Sole sullo stesso piano, avremmo una eclissi ogni mese, anzi due, una di Luna e una di Sole. Invece, vederne una ogni diversi anni (si verificano tutte in circa 18-19 anni, sono i cicli di Saros: Sumeri, Babilonesi e Maya li conoscevano), è ciò che il cielo ci offre.

MOON AND MARS IN CAPRICORN SKY

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E Marte? Che ci faceva, Marte? Marte in questi giorni è in opposizione al Sole e in congiunzione con la Luna. Per vedere l’eclissi bisognava guardare verso sud est, dove, nella costellazione del Capricorno, si è avuta l’eclissi, con Marte spettatore, appena sotto la Luna. Vicinissimo, e rosso.

Su Marte, fra l’altro, è stato scoperto forse un lago sotterraneo. Marte forse non è così desolato come sembra, Marte probabilmente è ancora biologicamente, oltre che geologicamente, vivo e attivo. Che lo sia stato, in passato, pieno di acqua, atmosfera e vita, io sono quasi convinto. Ma questa è un’alta storia. Affascinante, naturalmente.

CIAO

Marghian

Guardare il cielo, per vedere il Cielo

GUARDARE IL CIELO

Guaradre il cielo. Per vedere il Cielo

Da quanto l’uomo non guarda più il cielo? L’uomo guarda in basso. Al massimo, guarda- quando gli riesce- davanti a sé. O si volta indietro, prigioniero dei suoi rimpianti e nostalgie. L’uomo guarda dove mette i piedi, perché’ è tipico suo essere con i piedi per terra. Troppo. Ma l’uomo, se vuole, può guardare il cielo, e differire dagli altri animali: per esempio, può differire dai maiali, che cercano per terra le ghiande. L’uomo lo imita, cercando e pretendendo di trovare,  per terra,  la verità. E non sa che invece di accontentarsi delle ghiande, per terra, può mettere le ali agli occhi, e guardare ciò che sta sopra di lui con edificante umiltà. L’uomo può ancora una volta guardare il cielo. Il cielo, che è per lui  fonte di sapienza e di bellezza, e futura meta della sua anima (Marghian).

 

Vi lascio questo saluto. E’ un tipico post… da ferie  🙂

Ciao

KALINIKTA

KALINIKTA

(Continuazione intervallo)

Questa sera vi lascio (almeno) un saluto

La qualità de suono è compromessa perché il file non è incorporato direttamente nel video ma filtrato dal microfonino.

Ciao. Ho chiamato questo file “Kalinikta”, che ho postato per salutarvi. Scrissi io questa musichetta dieci anni fa. Avevo il blog da qualche mese. La scrissi in maniera “tradizionale”, ossia su foglio musicale cartaceo, con la penna, scrivendo le note mano a mano che le  toccavo sulla tastiera. Naturalmente non mancarono delle piccole correzioni. Dopo, la memorizzai e ne feci un file Mp3, come altri ne ho fatto, mediante due programmi:  uno, detto “Finale”, è bellissimo, mentre suoni si formano le note sui righi “virtuali”, ai quali si dà poi il suono voluto (appare un menù a tendina con i nomi degli strumenti), in questo caso un violoncello e piano elettronico in sottofondo. L’altro programma invece serve per gestire i volumi, funziona come un “mixer”,  e per salvare “il lavoro” nel formato voluto. Poco fa l’ho registrata a commento di questo video a immagine fissa. Il tema, è la notte. Qualche amico, amica, mi ha detto che questa musica fa dormire. Appunto, kalinikta significa proprio buona notte 🙂  Una sera, in macchina, ascoltavamo un mio CD fra cui questa musica. L’amico disse: “è cosa de fai drommì is pippius custa musica..”- “e’ roba per fare addormentare i bambini questa musica…-. Al che io, pronto: “guarda, se dici che fa addormentare i bambini allora è come nelle istruzioni nei bugiardini delle medicine. Immagina la scritta: “adatta anche per adulti” 🙂

Il brano vale anche per il buon giorno. Un periodo ce l’avevo nello smartphone come sveglia….

NA NOTTE E BUON WEEK END

CIAO

Marghian

 

 

 

INTERVALLO

INTERVALLO

intermission

Ciao raga’. Ho deciso di postare questo “monoscopio”, ve lo ricordate? Per questo mio intervallo, una interruzione. Non sarà per tutta l’estate, credo che quando saro’ in ferie, dal 12 al 30 di luglio  luglio coran – una parola mia, sarebbe “corrente anno”, cosi’ come si scrive “cormes” per corrente mese… –  🙂

Ho già per questo blog qualcosa in cantiere, anzi proprio in via di conclusione, e qualcosa già pronta, da farci solo “copia-incolla”. Ma adesso e’ tempo di estate, e vi capisco. Fa caldo (ma non mi ferma quello, piuttosto non ho tempo da dedicare alle passioni- intese come interessi extralavorativi); e non credo si abbia anche da parte vostra tanta voglia di immergersi in argomenti che si’, sono belli (a chi lo dite.. 🙂 ) ma che, in questa stagione, non sono in genere molto seguiti. Lo dicono le statistiche – io qualcosa la leggo sempre, ma le statistiche in quanto tali non tengono conto dell’individuo, che da solo non fa percentuale  🙂   

Non è una chiusura del blog, anzi dei blog;  posso ricominciare da un momento all’altro – allorché la vita allenta un po’ la morsa delle incombenze..- e, per intanto, ci sono nei commenti. Credo, nelle due settimane di ferie, purtroppo questa estate solo due settimane.. 😆  – allorchè sarò libero dal lavoro, ci metterò qualcosa. Ho bell’e pronto un post. Ma in seguito. Per adesso ciao, buona estate.

Marghian

L’INETRVALLO CONTINUA: LAVORI IN CORSO, IN CASA :)

ANCORA INTERVALLO

Giocoforza, devo dare il bianco a quasi tutta la casa (e sarà bianco davvero, a parte il rosa della cucina che ho dato l’altro anno).

Ciao. Sono in ferie dal 4 luglio. Anche per me arriva l’indipendence day, il giorno dell’indipendenza – dal lavoro- . Sono soltanto ferie, mi devo  accontentare. E mi dovoro’ accontentare per alcuni anni ancora, grazie a quella befana piangitrice della Fornero, “chi ‘dda cùrra’  sa Justitzia chi ‘dda cùrrada- “che la rincorra la Giustizia, che la rincorra”, e’ una nostra colorita espressione di benedizione, praticamente è il nostro “che la possino ammazza’”  .. 😆 -. Forza  e Pazienza… E poi ci sono i miei lavori in corso, da lunedi’ comincero’ alla grande. Credo che sarò impegnato almeno per due settimane. La terza settimana di ferie, prima del rientro in servizio, sarà dedicata al mare. Almeno spero.  Le circostanze non mi permetteranno di operare sul blog.  Questo a livello di post, ma spero di potervi comunque scrivere qualche commento, magari con lo smartphone (forza e coraggio…), in attesa di ricominciare a scrivervi qualcosa, sugli argomenti che sapete. Adesso, tanto per “cambiare”.. 🙂

IMMAGINI DAL COSMO

Seguirà, non so quando, la seconda parte del mio post sulle stelle.

IPOTESI DI BASE SUGLI  UNIVERSI PARALLELI

Approfondirò questa cosa. Tanti universi, raga’,  ci pensate? Ne riparleremo.

CIAO PER ORA

A presto,  

Marghian 

(Dimenticavo, vi faccio vedere ancora la mia casa, qui in questo post di 5 anni fa)

INTERVALLO – SHRDN

INTERVALLO

SHRDN

Ciao. Per questo intervallo fra la prima e la seconda parte del post “Anche le stelle nascono, crescono, muoiono..“… ho scelto questo video sul mistero degli antichi sardi. “SHRDN”. Vi sarete chiesti, leggendo il titolo del post, cosa volesse dire. E’ la traslitterazione di una antica parola semitica,  “shardan” (le lingue semitiche hanno solo le consonanti), nome con cui era designato il misterioso “popolo del mare”  e da cui chiaramente deriva la parola “sardegna”.  Del mistero degli “Shardan” avevo già scritto,  in questo post ed ho intenzione di scrivere  ancora sull’antica Sardegna;  ma dopo che avrò pubblicato  la seconda parte del post precedente. Per intanto, vi lascio da guardare  questo video.

  •         *

Gli antichi sardi non sono conosciuti come i Greci, i Galli o i Vichinghi. Ecco che molti sono i lati oscuri ed  alcune cose si basano su ipotesi, ora credibili, ora meno;  come ad esempio si sprecano le ipotesi su da dove veniamo noi sardi: “Africa”, “Penisola italica”,  “Medio Oriente” (c’è una vera e propria piramide “ziggurat” in quel di Sassari-guardate bene da 3,53 a 3,56 minuti di video-, e c’erano i Fenici ma questi sarebbero arrivati dopo, all’inizio dell’ epoca storica fondando alcune città fra le quali “Karalis”,divenuta poi  Cagliari, “Tharros”-li’ ci ho fatto servizio per tre anni- , “Nora” etc.) “Paesi Nordici” (il video dice che siamo discendenti degli antenati dei Vichinghi, cosa forse non del tutto campata in aria-guardate i modellini delle navi nuragiche! I “bronzetti” sono dell’epoca, cioè di  3000 anni fa almeno-); e poi  “Da Atlantide” (anzi per alcuni  la Sardegna era..Atlantide, la tesi di Sergio Frau), “Dalle Isole Britanniche” (verosimile! Pensate alle similitudini fra le strutture megalitiche inglesi e quelle sarde), “Dal centro Europa” e  piu’ ne ha piu’ ne metta,   e  persino “Da altri pianeti” (e’ una teoria pure quella, eh? Magari fosse.. 🙂 ).

Allora, da dove veniamo noi sardi? Dato che la gente, da che mondo e’ mondo, ha sempre dovuto migrare, un po’ da quasi tutti questi posti credo, altri pianeti a parte. A parte?  mmhhh  🙂  

Ma poi in fondo,  questo sarebbe il mistero meno importante: e’ come chiedersi da dove vengano gli inglesi, i tedeschi, gli italiani oppure  i greci.  Riprenderò questo discorso insieme ad altre considerazioni, ma più avanti in un prossimo post.

 CIAO 

Marghian

 

Come cerchi nell'acqua

ogni pensiero, azione, parola si propaga nello spazio....

❀ Rоѕa ❀

♥ Chiunque può simpatizzare con il dolore di un amico,ma solo un animo nobile riesce a simpatizzare con il suo successo ♥

MI...semplicemente ♪☕♫

Le belle parole dei saggi e dei poeti di tutto il mondo mi aiutano spesso a dire quello che non so esprimere

Chi trova un amico trova un tesoro

La vita è il frutto della nostra immaginazione

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camminando insieme a voi.....