CREATO IN LABORATORIO UNA STATO DI LUCE “IBRIDA”
Perchè alcune delle strane proprietà che valgono nell’infinitamentepiccolo, per intenderci il mondo delle particelle subatomiche, proprietà quali la possibilità che una particella si trovi contemporaneamente in più stati diversi, ad esempio quella di trovarsi “nello stesso tempo” in due posizioni distinte, non si possono riscontrare anche negli oggetti macroscopici di tutti i giorni? Un esperimento realizzato dall’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ino-Cnr) di Firenze e del Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare dell’Università di Firenze (Lens) ha provato a dare una risposta pratica, dimostrato per la prima volta sperimentalmente la produzione di uno stato di luce “ibrido” in cui un fotone, che è la particella fondamentale della luce, è sia presente che assente nello stesso tempo, ed un debole impulso laser ha contemporaneamente due fasi opposte. Lo studio, guidato da Marco Bellini e Alessandro Zavatta, col supporto di colleghi teorici coreani e australiani delle Università di Seoul e del Queensland, è descritto sulla rivista “Nature Photonics”. “Non localismo quantistico”, violazione-a livello microscopico- dei principi fondamentali cui siamo abituati, “la causa che deve precedere l’effetto”, tutte cose che alimentano molti interrogativi, è la fisica del futuro su cui abbiamo già messo un piede, su cui abbiamo già posato il nostro sguardo.
La notizia che segue non è proprio recente, risale al 14 febbraio dell’anno scorso. C’era da aspettarselo..
INIZIARE A STUDIARE MUSICA PRIMA DEI SETTE ANNI STIMOLA LO SVILUPPO DEL CERVELLO
Prima si comincia a studiare musica, e meglio è, stando a quanto ho letto su “Tiscali Scienze”. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, cominciare ad imparare a suonare uno strumento prima dei sette anni ha un effetto notevole sullo sviluppo del cervello: iniziano infatti a formarsi molto tempo prima le connessioni tra le regioni motorie, quelle cioè che aiutano a coordinare i movimenti. Lo studio ha anche dimostrato che tra i sei e gli otto anni il cervello è molto più recettivo e sensibile. Le lezioni e gli esercizi di musica influenzano notevolmente il normale sviluppo del cervello, generando in esso cambiamenti di lunga durata nelle strutture cerebrali deputate alle abilità motorie. Imparare a suonare, infatti, come hanno spiegato i ricercatori, richiede coordinazione tra le mani e gli stimoli visivi ed uditivi. Ecco che esercitarsi nel suonare prima dei sette anni stimola maggiormente la normale crescita delle aree motrici e sensoriali del cervello, creando circuiti e connessioni sulle quali si costruisce una formazione continua.
I ricercatori hanno esaminato più di trenta musicisti adulti sottoponendoli a compiti implicanti i movimenti e scansionando nel contempo il loro cervello. Metà di loro hanno cominciato a studiare musica prima dei “fatidici” sette anni, mentre gli altri hanno cominciato molto più tardi.Si e’ proceduto all’esame prestando attenzione a che tutti avessero alle spalle lo stesso numero complessivo di anni di studio. I due gruppi sono stati poi messi a confronto con persone che non avevano preso lezioni di musica, o molto poco. Si è visto che, tra i due gruppi di musicisti, quelli che avevano cominciato prima dei sette anni erano più efficienti nella coordinazione dei movimenti, nonché un maggiore sviluppo della materia bianca nel “corpo calloso”, la struttura “ponte” che collega i due emisferi cerebrali fra loro. La scansione del cervello non ha invece mostrato differenze tra i non musicisti e quelli che avevano iniziato a studiare più tardi. Cominciare da piccoli è meglio dunque. La scienza ha scoperto-ancora una volta- l’acqua calda?
Ancora su cervello e bambini. Ho letto che….
I BAMBINI ANSIOSI HANNO UNA “AMIGDALA” PIU’ ESTESA E CON MAGGIORI CONNETTIVITA’
Rappresentazionea rtistica del cervello, con evidenziazione dell’area “primitiva” detta “amigdala”
Stando a quando ho letto, ed a uno studio fatto dalla “Standford University School of Medicine e pubblicato sulla rivista “Biological Psychiatry”, secondo gli scienziati delle alterazioni nella struttura della “amigdala”, uno dei “centri della paura”- e delle emozioni in genere- aventi sede nella parte primitiva del cervello durante l’infanzia potrebbero aver avuto un’importante influenza nello sviluppo di problemi legati agli stati ansiosi. Gli scienziati hanno reclutato 76 bambini dai sette ai 9 anni, età in cui i tratti e i sintomi legati all’ansia possono essere identificati in modo molto preciso. I genitori dei bambini hanno dato una mano nel completare le valutazioni fatte al fine di misurare i livelli di ansia dei bambini, i quali sono stati poi sottoposti a risonanza magnetica per osservare la struttura e la funzionalità del cervello.
E si è pervenuti al seguente risultato: Volume più esteso dell’amigdala per i bimbi ansiosi . Gli scienziati hanno trovato che i bambini con alti livelli di ansia avevano un volume più esteso della “amigdala” ed una maggiore connessione con le altre zone del cervello implicate nell’attenzione e nella percezione emotiva rispetto ai bambini con bassi livelli di ansia. La regione più estesa era la parte cosiddetta” basolaterale” dell’amigdala, una “sottoregione” dell’amigdala implicata nell’apprendimento tramite la paura (forse che molte cose le abbiamo imparate nel corso della evoluzione per necessità, ^difesa ed offesa? Io credo di sì) e nella elaborazione delle informazioni legate alle emozioni”. Questa notizia ci fa riflettere su una cosa: ansiosi si diventa ma un po’..si nasce? Per me, una base innata c’e sempre. Non che l’ambiente abbia la sua importanza. Pero’, pensare all’uomo come il prodotto di entrembe le due cose, “DNA” ed ambiente, sia la cosa piu’ giusta.
CIAO
Marghian
16 responses to “NOTIZIE DAL MONDO SCIENTIFICO: luce “ibrida”, “prima si comincia meglio è”, “centri dell’ansia piu’ sviluppati””
Rebecca Antolini
24 giugno 2014 alle 02:54
Ciao Marghian, passo veloce per salutarti… sei sempre nel mio cuore..Pif
MARGHIAN
24 giugno 2014 alle 14:28
Ciao Rebecca. Anche io ti rispondo velocemente. Tra poco comincia la partita del mondiale Italia-Uruguay. Ciao Rebecca, e grazie… della tua amicizia 🙂
Marghian
Rebecca Antolini
24 giugno 2014 alle 16:18
buona visione e auguri per gli Italaiani 😀
bruce
24 giugno 2014 alle 04:42
Ciao marghian, a che età hai iniziato a suonare?
MARGHIAN
24 giugno 2014 alle 10:15
Ciao Bruce. A 16 anni, perciò non rientro fra quelli..avvantaggiati 🙂
Maio credo che il discorso-inteso a carattere generale..- valga soprattutto per la musica stessa. Prima si comincia.. Ciao.
Marghian
MARGHIAN
24 giugno 2014 alle 19:16
Ciao Rebecca. peccato, gli italiani hanno perso. E dire che ci bastava un pareggio per cotinuare a giocare contro altre squadre e forse anche, chissà, vincere il mondiale. Va bene che ne abbiamo vinti quattro, pero’..pazienza. IL calcio e’ come la vita, “bisogna anche saper perdere” dice una vecchia canzone. Ciao Rebecca Pif 🙂
fausta68
1 luglio 2014 alle 12:46
Grande Marghian! Sempre interessantissimi i tuoi post!
MARGHIAN
1 luglio 2014 alle 19:58
Ciao Fausta. Ti ringrazio. Purtroppo non posso scrivere tanto, mancandomi il tempo. Potrei scegliere degli argomenti, aprire delle pagine web e copiarle, citare la fonte..^ ma che soddisfazione avrei? 🙂 Le uniche cose che “copio”, a volte, sono solo dei dati “storici” (ad esempio, nome e cognome dello scopritore, “in che anno..”), per il resto mi piace scrivere da me i posts, a parole mie. Queste che leggi qui sono notizie di scienze apprese su “Tiscali -scienze”, ma esposte comunque-e sempre- a parole mie. Ma è il tempo che mi manca. Pensa, devo ancora scrivere la seconda parte di “mondi ghiacciati”. La prima parte e’ una notizia scientifica, sempre letta su “Tiscali- scienze”, notizia avente soprattutto lo scopo di “introdurre” un post sui mondi ghiacciati (sai, le lune di Giove- la luna “Io” a parte che e’ un mondo vulcanico… 🙂 -, Plutone eccetera) . Spero di trovare il tempo di scriverlo. A proposito, sono quasi le 22 e non ho ancora iniziato a preparare la cena…per dirti. Ciao Fausta 🙂
Marghian
ili6
7 luglio 2014 alle 16:10
E invece i genitori mandano i figli ansiosi alle scuole di calcio o di danza. Il che non è affatto male, ci mancherebbe, l’esercizio fisico è fondamentale e aiuta a scaricare le ansie. In pochissimi pensano ad avvicinare i bambini allo studio della musica e di uno strumento musicale. Ah, sì, c’è la scuola per questo…per cantare in coro, per qualche nota di flauto…ma le maestre non sono tenute ad acquisire diplomi del conservatorio musicale!
Sai, in classe ho tre bambini iperattivi e quest’anno ho sperimentato il sottofondo musicale durante i lavori più complessi di italiano e matematica. Ebbene, ha funzionato! 🙂 E continuerò in tal senso.
Ciao Marghian,
Marirò
MARGHIAN
8 luglio 2014 alle 11:26
Ciao Maria Rosaria. Anzi, il calcio e’ addirittura formativo per il carattere e le future attitudini. I penso che l’ideale sarebbe fare l’una e l’altra cosa, la musica- ma ben studiata..- e l’esercizio fisico. Questo a mio avviso senza pero’ caricare troppo il bambino di “rooa da fare”. MIa cognata ha detto giusto quando ha detto “questi bambini..li tartassiamo di impegni, a ginnastica, a scout, a musica, a nuoto..e ci sono poi i compiti scolastici…ma lasciamoli respirare un po’, caspita..”.
🙂 Io avevo un motto da ragazzo: “ginnstica, musica e studio”. pero’ poi..^da chi potevo andare a studiare la musica? Chi ce la fa ad andare a Cagliari- 80 km dal mio paese- a frequentare un corso di ginnastica? Ed il tempo per studiare? E cosi’, mi accontentai di imparare a suonare qualcosa da solo, fare un po’ di ginnatica improvvisata..ed impegnarmi nello studio, come potevo. Ciao 🙂
Marghian
ili6
8 luglio 2014 alle 19:12
Pienamente concorde sul non caricare i bambini che devono soprattutto giocare e studiare. Lo sport, qualunque esso sia fa tanto bene, ma educare l’orecchio alla musica e imparare uno strumento musicale è qualcosa che ritroverai sempre, anche da grande.
Ciao,
Marirò
MARGHIAN
8 luglio 2014 alle 19:53
Ciao Mariro’ La musica, poi, non e’ di stimolo solo per..la musica, infatti la scoperta riguarda una stimolazione del cervello quasi “a tutto tondo” che il cervello riceve durante gli esercizi di musica, e l’ascolto della stessa specialmente se da piccoli. Chi ah studiato musica da piccolo, praticamente si troverebbe avvantaggiato anche in altri campi. Il post fa’ riferimento solo alle capacità motorie, ma i benefici della musica investono sicuramente altri campi ed altre attitudini. Nulla di strano che, chi riceve gli stimoli della musica sia anche portato ad altri studi (apparentemente lontani, come ad esempio la matematica). Ciao. 🙂
Marghian
ross
17 luglio 2014 alle 17:16
ora,dopo aver letto il post, vado a cercare l’asteroide con gli anelli.
ps: con i filmati proprio non ci riesco…
ciao,Ross 😀
MARGHIAN
17 luglio 2014 alle 20:50
Ciao Ross. Okay, mi fa molto piacere.. ^graccias! come dice mia cognata… 😆
skayrose59
22 luglio 2014 alle 08:21
Ciao Marghian bentrovato 🙂 felice di passare da te per i tuoi articoli sempre interessanti, ti auguro una buona estate nella tua bella isola. Ciao e presto 😀
MARGHIAN
22 luglio 2014 alle 11:57
Oh Silvia, bentornata tu nel mio blog 🙂
Purtroppo non ho molto tempo per scrivere degli articoli.Ne sto preparando un’altro, anche grazie al fatto che sono in ferie…- ma non so quando sarà finito-, sulla cosiddetta “materia oscura” dell’universo. Un trattato in piccolo su questo aspetto misterioso dell’universo. Si’, in piccolo, perche’ c’e tanto, tanto da dire su mataria ed energia oscura (una cosa fra tutteo, per farti un esempio: l’universo dovrebbe rallentare la sua espansione ed invece sta succedendo il contrario, c’e percio’ una energia fortissima, sconosciuta, che fa allargare il cosmo, una specie di forza di gravità al contrario…). Ciao Silvia 🙂
Marghian